Gli Spinaci o Spinacia oleracea L.
Gli spinaci sono le foglie commestibili dell’omonima pianta erbacea (Spinacia oleracea L.) appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae.
Originari delle regioni sud-occidentali dell’Asia, giunsero in Italia tra il XIII e il XIV secolo d.C., ma solo verso la fine del 1800 si diffusero nelle nostre cucine. Oggi le Regioni in cui si coltivano maggiormente sono la Toscana ed il Lazio, seguite dalla Campania, dalle Marche, dal Veneto e dal Piemonte.
Reperibili quasi tutto l’anno, le piante di spinacio, una volta maturate, raggiungono una altezza che oscilla tra i 70 e gli 80 cm e presentano foglie riunite a rosetta di colore verde scuro.
La forma e le dimensioni variano poi a seconda della specie. Le varietà più diffuse sono il Gigante d’inverno, dalle foglie ampie e carnose, il Merlo nero, dalle foglie scure ed arricciate ed il Riccio di Castelnuovo, caratterizzato da foglie spesse e tondeggianti.
Pur essendo particolarmente gustosi, gli spinaci sono idonei anche per coloro che intendono seguire un regime alimentare controllato, considerate le poche calorie presenti e l’abbondanza di acqua al loro interno.
Dal punto di vista nutrizionale gli spinaci sono ricchi di Sodio e Potassio che partecipano al mantenimento della pressione osmotica e alla regolazione del bilancio idrico del corpo nei liquidi extra ed intracellulari. Vi sono contenuti anche alcuni Minerali: il Calcio e il Fosforo, costituenti essenziali delle ossa e dei denti, il Magnesio, importante regolatore dell’eccitabilità delle membrane cellulari, soprattutto quelle dei muscoli scheletrici e cardiaci, lo Zinco, che fa parte degli enzimi implicati nei processi digestivi ed il Rame, coinvolto nella formazione dei globuli rossi.
Da non trascurare anche la presenza della vitamina A, che protegge la pelle e le mucose che rivestono l’esterno e l’interno del corpo, della vitamina C, importante supporto al sistema immunitario, ed alcune vitamine appartenenti al gruppo B, tra cui la B9, che assunta in quantità adeguata diminuisce il rischio della spina bifida neonatale.
Un cenno speciale merita, infine, il Ferro.
Contrariamente a quanto ritenuto per anni, gli spinaci non ne sono particolarmente ricchi. La fama derivava, infatti, da un semplice errore di battitura che ne attribuiva un quantitativo ben dieci volte superiore a quanto effettivamente contenuto.
Se al corretto valore del Ferro (2,9 mg/100 gr) si aggiunge, poi, che all’interno degli spinaci è presente anche l’acido ossalico, che ne ostacola l’assorbimento, sarà facile dedurre che non basta mangiarne molti per diventare forti come Braccio di Ferro!