Albicocca: frutto della bellezza
L’albicocca (Prunus armeniaca) è il frutto di una pianta antichissima che vanta più di 4000 anni di storia. Originaria della Cina nordorientale, si diffuse lentamente verso occidente attraverso le regioni centrali dell’Asia fino ad arrivare in Armenia (da cui prese il nome).
La sua scoperta si deve ad Alessandro Magno durante una delle sue innumerevoli spedizioni. Qualche secolo più tardi, circa nel 70-60 a.C., i Romani la introdussero in Italia ed in Grecia, anche se si deve agli arabi la sua vera diffusione nel bacino del Mediterraneo.
Questa saporita drupa dalla forma sferica è protetta da una sottile buccia vellutata di colore giallo-arancio. La polpa, lievemente acidula, è succosa e racchiude al suo interno un nocciolo legnoso che protegge il seme. Quest’ultimo è chiamato “armellina” e viene utilizzato in molte preparazioni dolciarie come essenza o come ingrediente per la realizzazione di amaretti, di sciroppi e di liquori. Al pari delle foglie e dei fiori dell’albicocco, anche il seme contiene un derivato dell’acido cianidrico che, ad alte dosi, risulta tossico per l’organismo. Se ne raccomanda, pertanto, un uso moderato.
Al momento dell’acquisto si devono scegliere frutti maturi ma al contempo sodi, con buccia liscia e senza ammaccature. Il colore deve essere vivo, intenso e privo di macchie scure. Una volta in frigorifero vanno consumati entro pochi giorni poiché sono facilmente deperibili. Proprio per la loro fragilità le albicocche vengono spesso essiccate e sciroppate. Altrettanto comuni sono i prodotti derivati tra i quali il succo, la marmellata e la gelatina, molto usata in pasticceria per spennellare torte e pasticcini.
Le varietà più diffuse e coltivate in Italia sono la Monaco, la Baracca, la Reale d’Imola, la Cafona, la Precoce Cremonini e la Boccuccia. Prediligono tutte climi caldi ed asciutti e vengono raccolte dai primi di maggio a metà luglio.
Da un punto di vista nutrizionale l’albicocca è un frutto altamente digeribile, ipocalorico, ricco di fibra solubile e con un indice di sazietà piuttosto elevato. Contiene notevoli quantità di potassio, fosforo, calcio, vitamina C e vitamine del gruppo B (importanti alleate contro l’astenia e la spossatezza). E’ il frutto che contiene le dosi più elevate di beta-carotene, sostanza estremamente importante in quanto utilizzata dall’organismo per la produzione di vitamina A, fondamentale per la vista, per la crescita delle ossa e dei denti nei bambini, per rinforzare il sistema immunitario e per proteggere dalle infezioni la pelle ed il rivestimento mucoso di gola, polmoni, stomaco e vie urinarie.
Rinforza, inoltre, le unghie e migliora l’aspetto di pelle e capelli tanto che, nella tradizione popolare, l’albicocca è stata sempre considerata il frutto della bellezza ed associata alla cura del corpo. La cosmesi naturale, infatti, offre numerosi consigli a riguardo. L’olio di albicocca ottenuto dal suo seme, ad esempio, è molto efficace per il trattamento delle smagliature e delle rughe, il succo del suo frutto è un ottimo tonico per il viso e la sua morbida polpa, infine, costituisce una preziosa maschera idratante.
Come rinunciare, dunque, a questo buonissimo frutto ricco di qualità?